Sanremo 2021: le parole di Carlo Conti e Stefano Coletta alla conferenza di Tale e Quale Show 2020 in merito alla situazione del Festival della Canzone Italiana.
Nel corso della conferenza stampa di Tale e Quale Show 2020 si è parlato della presenza del pubblico nel programma e così c’è stato modo di fare riferimento anche alla situazione del Festival di Sanremo 2021 che ancora non è chiara.
È intervenuto anche lo stesso Carlo Conti in merito, visto che lui ha condotto ben tre edizioni della kermesse canora che hanno avuto un enorme successo, dal 2015 al 2017.
Ovviamente è intervenuto in merito anche il direttore di Rai 1 Stefano Coletta:
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Da martedì 2 marzo a sabato 6 marzo 2021, il Festival riaprirà le danze sotto la conduzione di Amadeus che già dalla scorsa edizione ha avuto modo di reggere la scena con convinzione e simpatia, affiancato dal suo caro amico Fiorello che anche quest’anno tornerà con degli imperdibili sketch!
“Che faccio? È pesante fare Sanremo, te ne dicono di tutti i colori. Non ho il carattere giusto, eppure l’ho fatto. Amadeus mi ha convinto e mi convincerà pure stavolta, potrebbe essere l’ultima cosa. Faccio Sanremo, come va va, e chiudo la carriera. Mica devo andare avanti fino ad 80 anni. Ho fatto pure troppo. Largo ai giovani. Chiudo e basta” così ha concluso la diretta Instagram Fiorello assieme al suo braccio destro Amadeus.
Nel frattempo la Fimi (Federazione Industria Musicale Italiana) si è fatta avanti con una proposta che potrebbe cambiare il meccanismo di voto al Festival di Sanremo 2021. Infatti il CEO dell’azienda Enzo Mazza al Corriere Della sera ha espresso la volontà di voler rinnovare il sistema di votazione della gara.
Fino ad oggi tutti i giornalisti accreditati in sala stampa a Sanremo hanno giudicato le canzoni senza distinzioni. La Fimi però chiede che quest’anno a votare i brani siano solamente i giornalisti che si occupano di musica, in modo da fornire anche un giudizio tecnico e non solo personale.
-“Chiediamo che a votare le canzoni sia chi si occupa di musica durante tutto l’anno. Dalla sala stampa dovrebbe emergere un voto tecnico sui brani. Con il meccanismo attuale, invece, hanno diritto di voto anche professionisti e testate che si occupano di tv e costume”.
Ha spiegato Enzo Mazza al Corriere Della Sera.
Questa è una proposta che scatena però le polemiche in quanto molti pensano sia limitante nei confronti dei giornalisti e delle testate. Cosa succederà?