Inauguriamo la rubrica “Sanremo tutto l’anno” con le pagelle dei 20 concorrenti in gara ad AmaSanremo 2020.
Facciamo conoscenza: sono Andrea Sgrulletti e sono un fanatico di Sanremo (Giovani)! La rubrica “Sanremo tutto l’anno” scandirà le settimane di avvicinamento e di successivo allontanamento rispetto alla località rivierasca più importante della cultura musicale mondiale.
Per introdurre qualche elemento di didascalia, vi anticipo che potranno comparire in queste recensioni espressioni quali “cerchietto rosso, giallo, verde e rosa”, rispettivamente usate per distinguere le proposte musicali a me sgradite, quelle che mi piacciono, quelle che in assoluto preferisco e infine… le artiste più charmant!
La prima puntata della nostra rubrica propone qualche riga di presentazione per ciascuno dei venti concorrenti di “AmaSanremo”, la rassegna in cinque puntate condotta da Amadeus, in seconda serata su Rai1 e Radio2, da giovedì 29 ottobre a giovedì 26 novembre. Dieci di loro si giocheranno la finalissima di Sanremo Giovani il 17 dicembre dal Teatro del Casinò, in prima serata e sempre in diretta su Rai1.
ALIOTH – “TITANI”: la collaborazione con Mario Fanizzi, già autore di “Un domani” di Annalisa, partorisce un bel pezzo con sonorità che ricorderanno all’ascoltatore sanremese il brano “Andromeda”, interpretato magistralmente da Elodie pochi mesi fa all’Ariston. “Ci ho messo il cuore, i lividi, i silenzi”, scrive su Instagram Alioth. E si sentono tutti.
AVINCOLA — “GOAL!”: proposta indie e interpretazione sotto pioggia battente, nel video di presentazione girato su campo di calcetto, più probabilmente sito a Fregene, che a Miami, dato che c’è sempre un campo di calcio in Italia (e che Dio li benedica i campi di calcio!). Carina.
THOMAS CHEVAL – “ACQUA MINERALE”: dopo “Baguette”, Cheval continua a imbandire la tavola della sua proposta musicale. Fa riflettere l’ascoltatore non più giovane, se è vero che Sanremo Giovani è da sempre specchio (non) fedele di dinamiche generazionali, il fatto che in due canzoni delle prime tre ascoltate in sequenza compaia la parola “vomito”: qui ad esser tossico non è l’amore.
CHICO – “FIGLI DI MILANO”: “Lontana è Milano dalla mia terra”, cantava Antonello Venditti… Chico canta invece una Milano lontana dall’immagine dinamica e glamour che la caratterizza in questo tempo della nostra storia nazionale, indagandone gli anfratti più cupi. Interessante.
DAVIDE SHORTY – “REGINA”: con uno dei video musicali più belli (ricordiamolo: è possibile guardarli tutti su Raiplay – “Amasanremo”) proposti per l’occasione, Davide Shorty si guadagna un bel cerchietto giallo!
FOLCAST – “SCOPRITI”: c’è più tradizione che altrove in questo bel brano di Daniele Folcarelli, che ci aveva già cantato di Cafù e di come spingeva sulla fascia! Ma stavolta fa meglio.
GALEA – “I NOSTRI 20”: la proposta musicale più sexy di “Amasanremo”, pur nell’algida atmosfera del bel videoclip di Giovanni Labianca.
GAUDIANO – “POLVERE DA SPARO”: bella canzone di tradizione, dedicata al rapporto tra figlio e padre. Ce ne son pochi di temi così… “Se mi guardo allo specchio, vedo te” (cit.)
GAVIO – “LA MIA GENERAZIONE”: primo brano dal non dissimulato intento di analisi socio-generazionale, proposta all’ascoltatore non più giovane che, forse per questo, non ci trova molto di nuovo. Peccato.
GINEVRA – “VORTICE”: cerchietto rosa come l’ambiente del bel video, da gustar con occhi e orecchie su Raiplay, in attesa del live.
-HU – “OCCHI NIAGARA”: proposta con qualche reminiscenza punk e aspetto androgino.
I DESIDERI – “LO STESSO CIELO”: “siamo come due foglie che tremano al vento, ma siamo anche bravi a cadere”, cantano Salvatore e Giuliano Iadicicco, nella parte in lingua italiana di un pezzo che presenta parti rappate in lingua napoletana. Per il duo casertano, già incluso nella colonna sonora di “Gomorra 2 – La serie”, grande occasione sulla costa ligure.
LE LARVE – “MUSICAEROPLANO”: rock. Mi aspettavo di più.
M.E.R.L.O.T – “SETTE VOLTE”: “tutte e sette stronze!”. Mi piace questa chitarra acustica e questo nuovo capitolo della ricerca antropologica in note su unicità e pluralità del nostro rapporto con le donne, che più frequentemente sono dieci, ma vabbe’!
MURPHY – “EQUILIBRIO”: se Avincola si è accattivato la mia simpatia scegliendo il set di un campo di calcetto per una proposta indie, che tutto sommato gradisco, Murphy rompe…. l’equilibrio su un playground di pallacanestro per una rappata da cerchietto rosso.
NOVA – “GIOVANI NOI”: “ragazzi di oggi”? No, il 1985 di Luis Miguel e di Toto Cutugno è lontano 35 anni e qui è tutto più sincopato. L’ascoltatore non più giovane ne soffre.
SCRIMA –“SE RIDI”: diamine quanto mi piace! Già al primo “scusa”, pronunciato dopo dodici secondi di melodia, si era guadagnato il cerchietto verde. Poi ho scoperto che è nato nel mio stesso quartiere, dodici anni dopo di me, ma giuro che non è campanilismo! Tifo scatenato dal divano alla Riviera, passando per la tv!
SISSI – “PER FARTI PAURA”: la proposta è interessante, risente di influenze black, ci sento dentro Thessa Thompson e Janelle Monàe. Mi piace.
WRONGONYOU – “LEZIONI DI VOLO”: tra i video più belli di AmaSanremo, l’autore di “Superbowl” di Elodie ha talento da vendere!
GRETA ZUCCOLI – “OGNI COSA SA DI TE”: Elisa, ti penso! Luce e tramonti sono più a sud, ma l’ambizione è quella, per un talento già manifestatosi nei live dei dominatore musicale di questo strano 2020: Diodato.
Che inizino le danze!