Sanremo 2021: i commenti ai brani della seconda puntata che è andata in onda su Rai 1 mercoledì 3 marzo.
La seconda puntata della settantunesima edizione del Festival di Sanremo è andata in onda mercoledì 3 marzo 2020 in prima serata su Rai 1 con la conduzione e la direzione artistica di Amadeus. Ecco i nostri commenti:
- ORIETTA BERTI: Bella canzone anche se (ovviamente) classica. La Berti come la Berté fa vedere e sentire cosa significa essere un big. Non ha l’età ma finché la barca va…
- ERMAL META: Bella canzone, bravo lui. Non solo una conferma, ma la testimonianza di una maturità artistica in crescita. Brano classico ma con la giusta modernità sia nel testo che nella musica. Tutto chiaro e coerente.
- MALIKA AYANE: Brava come sempre, anche se in questo bel brano sovrasta la canzone, facendo distrarre dal senso del testo per trascinare l’ascolto verso la voce.
- LA RAPPRESENTANTE DI LISTA: Sconosciuti a gran parte del pubblico televisivo, sono una sorpresa di energia artistica e viscerale, con un brano ed un’interpretazione potente che non passa inosservata. Bravi.
- LO STATO SOCIALE: Partenza già fatta da Jannacci e resto che ricorda tante cose. Però la canzone fa il suo dovere. Come loro. Divertente ma niente di più. Senza infamia e senza…Lodo.
- GAIA: La ragazza è interessate com’è artista e lo conferma sul palco dell’Ariston mostrando il suo mondo e le sue radici in un bel brano dal sapore sudamericano credibile più di tante operazioni del genere. Vincente lei, probabilmente non questa seppur buona canzone.
- BUGO: In gran forma anche se “storto” come suo solito, col suo stile originale al massimo. Bella canzone da subito, bel testo, orecchiabile (con evidenti echi Battistiani) comprensibile e condivisibile. Finalmente una canzone personale ma per tutti. Bravo Bugo.
- WILLIE PEYOTE: Fortissimo. Chi non lo conosceva potrà certamente apprezzarlo in questo brano che ha la forza musicale e il graffio testuale del miglior Silvestri. Ironizza musicalmente e colpisce con le parole facendo un perfetto ritratto disincantato dello stato attuale della musica. Ottimo.
- FULMINACCI: Lui è bravissimo e promettente. A Sanremo mantiene le promesse anche se sa fare anche di meglio di questa personale ballata d’amore. Bella canzone ma ci aspettavamo di più, più rischio, coraggio, sorpresa.
- RANDOM: Crediamo che l’inesperienza non sia una colpa dell’artista ma di chi lo espone prematuramente al rischio di non essere all’altezza. Non si capisce se è moderno o antico, se fa il verso a Ultimo o vuole arrrivare ultimo. La canzone non sarebbe neanche male, però…
- EXTRALISCIO: Altra proposta alternativa e coraggiosa, che però non aggiunge nulla, se non testimoniare che in Italia ci sono tanti professionisti sconosciuti che sanno fare musica, anche se con il pop forse c’entrano granché. Bravi e canzone carina. Tutto fila…liscio.
- GIO EVAN: Teatralità, originalità e verità come un pugno nello stomaco. Peccato il canto non sia dei migliori e a volte non si capisca il testo, importante. Quasi un Cristicchi futurista, interessante performance. Anche se non facile da digerire.
- IRAMA: Canzone interessante intossicata da troppi effetti è da troppa ricerca di effetto, compreso un effetto Nek. Proposta ardita che è difficile possa ottenere un apprezzamento Sanremese. Più facile in radio. Bravo ma ha fatto cose più convincenti.
Ecco invece la classifica finale della giuria demoscopica:
- Ermal Meta – Un milione di cose da dirti
- Irama – La genesi del tuo colore
- Malika Ayane – Ti piaci così
- Lo Stato Sociale – Combat Pop
- Willie Peyote – Mai dire mai (la locura)
- Gaia – Cuore amaro
- Fulminacci – Santa Marinella
- La Rappresentante di Lista – Amare
- Extraliscio + Davide Toffolo – Bianca luce nera
- Gio Evan – Arnica
- Orietta Berti – Quando ti sei innamorato
- Random – Torno a te
- Bugo – E invece si
Il voto è stato espresso dalla giuria demoscopica (ecco come funziona il voto della giuria demoscopica), ossia un campione di persone, selezionato da dalla Noto Sondaggi, un Istituto demoscopico specializzato nel settore dei sondaggi d’opinione, politici, elettorali e delle ricerche di mercato, sia con metodologie quantitative che qualitative.