Einar, Federica Abbate, Nyvinne, Deschema, LaRua sono i primi classificati di Sanremo Giovani 2018 e così di diritto a Sanremo Giovani World Tour. Mahmood, vincitore della sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, sarà a Tunisi per la prima tappa del tour.
Venerdì 29 marzo alle ore 21.00 inizia da Officina Pasolini, che ospita la “data zero”, Sanremo Giovani World Tour, organizzato da Ministero degli Esteri e RAI per valorizzare i giovani talenti emergenti della musica italiana contemporanea nel mondo.
Un viaggio in sette città e cinque continenti (Tunisi, Tokyo, Sydney, Buenos Aires, Toronto, Barcellona, Bruxelles) che porterà sul palco Einar, Federica Abbate, Nyvinne, Deschema, LaRua. Mahmood, vincitore della sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, sarà a Tunisi per la prima tappa del tour. Claudio Fasulo e Tosca introdurranno la serata.
Le interviste ai protagonisti
“Io vorrei, girare il mondo così deve essere una bomba, quindi incrociamo le dita”, aveva dichiarato Einar in una video intervista a Bellacanzone.
“È un’occasione per mostrare un altro mio lato musicale. Ho partecipato a Sarà Sanremo con un brano più movimentato, che avevo scritto con maggiore distanza, invece questo brano mi rappresenta molto di più”, aveva dichiarato Nyvinne in una video intervista a Bellacanzone.
“Penso che sia bellissimo che i giovani, dopo le serate, non vengano abbandonati e che ci sia un continuo, una cura nei loro confronti. È sicuramente qualcosa che può aiutare i ragazzi a crescere ancora di più”, aveva dichiarato Federica Abbate in una video intervista a Bellacanzone.
“È stata una bella esperienza, molto lunga, è iniziativa ad agosto e abbiamo fatto 6 audizioni, fino ad arrivare alla commissione capitanata da Baglioni. Ricordiamo il momento in cui ha annunciato il nome, ed è stata una gioia infinita“, avevano dichiarato i Deschema in una video intervista a Bellacanzone.
“Ci siamo preparati molto in questi due anni, abbiamo scritto tantissimo e abbiamo suonato in tutta Italia e abbiamo deciso che era il momento di rivivere quello che avevamo già vissuto due anni fa”, avevano dichiarato i La Rua in una video intervista a Bellacanzone.
“Sono molto soddisfatto del mio primo EP, Gioventù bruciata, ho lavorato due anni a questo EP. I brani che ho inserito in Gioventù bruciata parlano di me in modo molto preciso, anche come sound. Quando mi chiedono che genere faccio, faccio sempre fatica a catalogare, per questo ho trovato questa parola, Marocco pop, che riassume il mood dei miei pezzi. I miei ascolti sono sempre stati vari, e credo che questi ascolti mi abbiano influenzato, i miei brani hanno sonorità arabe“, aveva dichiarato Mahmood in una video intervista a Bellacanzone.