Ecco la video intervista ai Sisma, in gara a Sanremo Giovani 2018 che andrà in scena giovedì 20 e venerdì 21 dicembre in diretta al Casinò di Sanremo e su Rai 1. Il gruppo ha parlato del brano "Slow Motion", del rapporto con gli altri concorrenti e del loro futuro nel mondo della musica.
Sisma nasce dall’unione di Arturo Caccavale e Daniele De Santo e insieme si esibiranno sulle note di “Slow motion” nata dalla delusione di essere stati esclusi dal Festival l’anno scorso. Quest’anno i due sono più agguerriti rispetto allo scorso anno e hanno dichiarato che per loro Sanremo sarebbe l’inizio di un sogno. Nel 2017 hanno avuto l’onore di aprire il concerto dei yellowjackets insieme a Mario Nappi e Corrado Cirillo.
Intervista
Come stanno andando questi giorni sanremesi?
Era partito con un grande relax, è finito subito. Tante cose da fare, però si mangia benissimo. Abbiamo mangiato, ravioli, tagliolini, pasta fresca, pesce, dolci.
E con gli altri ragazzi come vi state trovando?
È veramente un bell’ambiente, tutti ragazzi di cuore ed educati, infatti abbiamo pensato, alla fine del percorso, di fare un mash up di tutti i brani in una versione ironica.
C’è qualcuno che vi piace di più?
È difficile la scelta, a me piace molto il brano di Marte, anche le sonorità del pezzo di Mahmood, tutti brani di qualità. Quest’anno forse hanno fatto una scelta più mirata verso l’alternativo, verso l’indie.
Come è nata Slow Motion?
Slow Motion è nata circa un anno fa, proprio qui a Sanremo, per la delusione di non essere presi a Sanremo Giovani. Non fummo presi negli 8 e tornammo a casa delusi per questo. I primi versi parlano proprio di questo, “sono scosso dalla scossa che mi è entrata nelle ossa, ma non posso rinnegare la mia mossa, che di fatto ha scavato la mia fossa”. Questo significa che uno non deve piangersi addosso, ad ogni errore, ad ogni caduta, c’è sempre una colpa propria, per cui capire dagli sbagli cosa non è andato, e risalire. Dopo questa delusione ti ritrovi con tanta saggezza nelle tasche.
Cosa significa per voi Sanremo?
Per noi Sanremo è un pretesto per iniziare a fare musica ad un certo livello, grazie a questo percorso abbiamo avuto la possibilità di iniziare a lavorare con l’etichetta Mescal, con cui potremmo iniziare un progetto che esula da Sanremo.
Uscirà un album?
Se deve nascere nascerà, è sicuro.
Il secondo brano presentato per Sanremo Giovani che differenze ha rispetto a Slow Motion?
Il nostro sogno sarebbe stato di fare Slow Motion che è più easy listening, per fare poi il secondo pezzo più pregno di significato e una struttura molto più adatta all’orchestra. Credo che sia un pezzo che ha un grande potenziale perché ha un testo che fa pensare.
Stamattina è stato annunciato un tour mondiale…
È stata una grande vetrina questo Sanremo Giovani, per i giorni dedicati, per le interviste fatte, oltre questo i due vincitori che andranno a Sanremo 2019 big, e ci sarà questo tour mondiale, è pazzesco.