Ecco la video intervista ai Ros in gara a Sanremo Giovani 2018 che andrà in scena giovedì 20 e venerdì 21 dicembre in diretta al Casinò di Sanremo e su Rai 1. Il gruppo ci ha parlato del brano "Incendio", del passato a X Factor e dell'imminente esibizione sul palco per la gara.
I Ros (Camilla Giannelli, Lorenzo Peruzzi e Kevin Rossetti, si fanno notare grazie alla loro partecipazione ad X-Factor 11 e porteranno sul palco “Incendio”. Il brano raccconta la voglia di evadere, e di reagire con forza a tutti gli ostacoli.
Intervista
Manca pochissimo alla vostra esibizione, cosa ci dobbiamo aspettare?
Manca davvero poco e siamo molto elettrizzati, anzi infuocati, dovete aspettarvi di tutto.
Come nasce il brano Incendio?
Il brano nasce a settembre da una mia voglia di evadere, di scrivere qualcosa che mi potesse dare forza, forza di continuare a perseguire i miei sogni, ai miei obbiettivi, anche loro ovviamente si sono legati a questo contenuto, e abbiamo creato insieme la canzone, ed è stata perfetta per Sanremo Giovani.
Come vi siete trovati con gli altri artisti in gara?
Abbiamo fatto un sacco amicizia, in particolare con Federica Abbate, con Wepro, che stimiamo molto musicalmente e che stasera sono contro di noi.
C’è qualcuno che temete di più?
L’abbiamo presa tutti come una grande festa di musica in edita, non c’è proprio temere, c’è chi stimiamo, come Federica, Wepro per l’appunto.
Rispetto a Incendio, il secondo brano che avete presentato a Sanremo Giovani, che differenze ha?
Il secondo brano è un brano molto forte, più crudo, più underground, prima abbiamo fatto vedere il nostro lato più patinato, più positivo, con questo facciamo vedere il nostro lato più crudo, molto rock. Sono entrambe cose che ci caratterizzano.
Cosa pensate del Tour mondiale per i finalisti?
È una bella opportunità, è incredibile. Non ce lo saremmo mai aspettato, e quando ci è stato detto si è creata in noi una voglia di arrivare sul podio molto forte.
Con quali artisti italiani, e a questo punto internazionali, vi piacerebbe collaborare?
Di italiani, quelli più vicini a noi sono gli Afterhours, i Verdena, il rock in italiano,
mentre USA abbiamo tantissimi artisti che amiamo, anche se sarà difficile collaborarci noi lanciamo la proposta a Alex Turner, Matthew Bellamy, St. Vincent, chi vuole, siamo aperti a questo genere.
State lavorando anche ad un album…
Sì, per ora preferiamo puntare a singoli forti, perché è una tecnica di mercato che sta andando molto adesso, vogliamo concentrarci su pezzi forti anche per capire come orientare l’album, che comunque è in lavorazione, non vediamo l’ora di portarlo sui palchi.