Abbiamo incontrato i Pinguini Tattici Nucleari poche ore prima della finale e ci hanno raccontato le loro emozioni prima della puntata. Ecco cosa ci hanno rivelato.
I Pinguini Tattici Nucleari li abbiamo incontrati poco prima della finale e ci hanno parlato del brano “Ringo Starr”, del loro album e dei loro prossimi progetti futuri.
Come è andata questa settimana? Visto che siamo agli sgoccioli di questo Festival…
E’ stata una settimana intensa, siamo al nostro primo Sanremo. Sapevamo che sarebbe stata una settimana incredibile, ma è stata una sorpresa. Da tutto quello che sta capitando ci sembra di essere qua da un mese (ridono).
Nella cover “70 volte” siete riusciti a fare un vero omaggio al Festival, vi faccio i complimenti per le vostre performance, un po’ teatrali …
Grazie, le nostre performance sono si teatrali, ma sono molto vere, spontanee. Nel senso che ciò che viene fuori è quello che è venuto fuori nel primo impattato con la canzone, dalle prove in saletta. Quello a cui teniamo è di non sembrare posticci, perché non lo siamo
Parlateci del repackaging di Fuori dall’Hype …
L’album conterrà oltre a Ringo Starr altri due inediti che sono Bergamo e Ridere. Oltre a questi due poi abbiamo voluto riarrangiare in una versione acustica Irene e una nuova versione di Cancelleria. Poi ci sono tutti i brani di Fuori dall’Hype e ci è piaciuto pensare di aggiungere quualcosa al progetto Fuori dall’Hype che è stato molto forte. Ci teniamo molto, è stato un bellissimo lavoro con i tecnici e produttori di Sony, in particolare ricordiamo Enrico Bruno. Speriamo sia un bel biglietto da visita.
Poi partirà un tour, con una data a Milano già sold out, cosa ci dobbiamo aspettare da questo tour?
Tanta energia e tante nuove idee! Abbiamo rivoluzionato l’esecuzione di alcuni brani e per noi è stimolante lavorare sulla dimensione palazzetti perché è un palco più grande e ci sono possibilità sceniche visive molto diverse, più ampie. C’è tanta carne al fuoco e non vediamo l’ora di svelarla.