Leo Gassmann in gara tra le nuove Proposte del Festival di Sanremo 2020, ci ha parlato del suo album "strike" e ci ha rivelato il suo ricordo di bambino legato al Festival di Sanremo.
Leo Gassmann, classe 1998, nasce dal matrimonio tra l’attore Alessandro Gassman – figlio del grande Vittorio – e Sabrina Knaflitz. Con il brano “Vai bene così” è al Festival di Sanremo 2020 nella sezione Nuove Proposte.
21 anni appena compiuti ma Leo ci stupisce nuovamente con le sue doti di cantautore pop e con l’intensa interpretazione di “Vai bene così”, il brano che lo ha portato ad essere uno dei protagonisti del prossimo Festival di Sanremo.
Ieri ti sei esibito sul palco dell’Ariston e ti sei qualificato in semifinale, che emozione è stata?
Un’emozione indescrivibile che mai pensavo di poter provare nella mia vita. Veramente un sogno che si realizzata e che vedevo realizzarsi nella competizione. Come dico sempre non c’è mai un vincitore è sempre un confornto musicale e sono onorato di aver potuto cantare insieme a un artista che è Fadi. Artista che stimo e che ritengo unico sul campo musicale italiano.
“Va bene così” lo ritroveremo nel tuo album di debutto “Strike”, puoi anticiparci quale altra sfaccettatura di te troveremo?
Certamente, è un album che mostrerà al grande e piccolo pubblico la mia vera personalità. Non che io non sia mai stato sincero, anzi, è un album che ho scritto trovando un sound che mi caratterizza e rispecchia appieno quello che mi piacerebbe fare con la musica. Ci sarannoo delle canzoni rock, ballad, canzoni che si potranno ballare, divertenti, che intratterrano le persone e spero le farà stare bene.
Se avessi avuto la possibilità di portare una cover, come i big … cosa avresti portato e con chi l’avresti cantata?
Sicuramente una canzone che mi piacerebbe cantare è “salirò” di Daniele Silvestri. Grande artista che stimo moltissimo, cantautore di oggi che ha fatto un percorso incredibile nella sua lunga carriera, per altro è della mia stessa città Roma. Sarei felice di poter performare quella canzone. Faccio un augurio a tutti i ragazzi che si esibiranno con le cover, che sono tutti brani che hanno fatto la storia della musica italiana.
Il tuo ricordo di bambino legato al Festival?
Io sono cresciuto con il Festival di Sanremo, ogni Festival ha la sua canzone che mi porto nel cuore. Prima ho citato SIlvestri, ma anche Arisa a me aveva colpito moltissimo sia con “Sincerità” che con “Controvento”. Noemi con “Sono solo parole”, scritta da Moro. Ci sono un sacco di canzoni che mi porto nel cuore e nella memoria.