Gabriella Martinelli e Lula a Sanremo 2020 con il brano "Il gigante d'acciaio". La storia è quella di un ragazzo di Taranto cresciuto nel quartiere Tamburi, detto anche il 'quartiere rosso' perché vicinissimo all'Ilva che sprigiona una polvere che invade tutto.
Gabriella Martinelli, classe ’86, è una cantautrice e polistrumentista di origini pugliesi, mentre Lucrezia Di Fiandra, in arte Lula, nasce a Roma il 21 aprile 1995 e respira sin da bambina la passione per la musica per via del fratello maggiore, bassista.
La collaborazone tra le due artiste nasce infatti con la scrittura del brano “Il gigante d’acciaio“. La storia è quella di un ragazzo di Taranto cresciuto nel quartiere Tamburi, detto anche il ‘quartiere rosso’ perché vicinissimo all’Ilva che sprigiona una polvere che invade l’aria, le strade, le case e colora tutto di rosso. Le opportunità giù sono poche e non resta che scappare. Se invece si decide di restare, si può scegliere di lavorare la terra, fare il marinaio o seguire la strada del padre.
È il giorno dopo…
Gabriella: grande stordimento, solo due ore di sonno.
Lula: fino all’ultimo siamo state sulle spine.
Gabriella: il responso è stato dato in diretta, quindi tanta ansia e tanta stanchezza perché abbiamo fatto delle giornate molto impegnative. Siamo contente. Daremo il meglio!
Lula: mai ricevute così tante chiamate!
Cosa significa per voi il Festival di Sanremo?
Gabriella: per me è un sogno da sempre. Per chi fa musica italiana è un palco importante. La voglia di salire su quel palco c’è da sempre e ancora di più con un argomento così importante. Sarà una grande occasione per tutti.
Lula: è un palco che è stato calcato da tutti, da nomi giganteschi, quindi meglio di così non si può avere.
Siete due artiste molto diverse, quindi com’è nata questa collaborazione?
Gabriella: volevo raccontare la storia delle persone del mio posto. Io sono della provincia di Taranto e non volevo che questo argomento restasse per pochi. Quando l’ho scritto non si parlava molto di questo tema e da qui l’esigenza di coinvolgere un’esigenza molto diverse da me e non pugliese, proprio per non circoscrivere questo argomento alla città di Taranto. Con Lula ci conosciamo da un po’ di tempo, collaboriamo nella produzione del suo progetto, ci si aiuta a vicenda.
Dopo il Festival continuerà questa collaborazione?
Gabriella: i nostri progetti vanno avanti parallelamente, ma in realtà ci siamo lasciati margini per fare altro, magari anche con altre artiste donne. Dobbiamo farci sentire.