Ecco la video intervista a Federico Angelucci, in gara a Sanremo Giovani 2018: il cantante si esibirà nella seconda serata dedicata alle Nuove Proposte che andrà in scena venerdì 21 dicembre. L'artista ci ha parlato del suo brano "L'uomo che verrà", del suo ripescaggio improvviso tra i finalisti e del nuovo album.
Federico Angelucci, è subentrato in gara grazie alla squalifica di Laura Ciriaco. Angelucci, vincitore dell’ultima edizione del tornei dei Campioni di Tale e Quale Show, porta sul palco “L’uomo che verrà”. Il suo è un volto noto tra i giovani, infatti vinse Amici di Maria De Filippi nel 2007. Dopo un periodo di pausa, grazie al format di Carlo Conti, il pubblico ha potuto apprezzare di nuovo le notevoli doti canore di questo ragazzo originario di Foligno con la passione per il canto.
Intervista
Sei stato catapultato qui all’improvviso, come stanno andando questi giorni?
È una cosa emozionantissima per un cantante essere sotto il cielo di Sanremo Giovani, una kermesse così importante, presentare il proprio inedito dopo aver abbandonato l’idea di farlo, è proprio Natale.
Dopo che hai ricevuto la telefonata? Hai pensato “stanno scherzando”?
Ero sotto al letto, con la bronchite, il raffreddore, “Federico, ci hanno chiamato per Sanremo, devi decidere in 3 minuti” – “Che?”. E ovviamente sì, siamo partiti subito, la sera stessa.
Tu all’inizio non eri entrato nella rosa dei 24 artisti, tu pensavi di guardare comunque Sanremo Giovani?
L’esclusione l’ho presa con molta tranquillità. Anche perché ero reduce dalla vittoria di Tale e Quale Show, quindi stavo vivendo un momento di grande gioia. Funziona così il nostro lavoro. Oggi va domani no. Quindi si deve prendere tutto con filosofia. l’avrei visto eccome, avrei ascoltato le 24 canzoni.
Cosa pensi degli altri artisti in gara?
Sinceramente non ho ascoltato le canzoni, Ho avuto modo di ascoltarle solo l’altro giorno, che abbiamo registrato il pomeridiano, e sono tutti bravi, validi. Ragazzi bravi, si vede che c’è un percorso artistico dietro, tutti di un altissimo livello.
Come nasce il tuo brano L’uomo che verrà?
L’uomo che verrà tratta di un dialogo immaginario tra una mamma e il bimbo che ha in grembo, ed è una preghiera affinché l’uomo che verrà non diventi frutto degli errori dell’umanità.È un’esortazione a cambiare le cose.
A Sanremo è stato presentato un secondo brano in caso di vittoria…
Già pensiamo alla vittoria? L’amaro in bocca non rimane, non resterebbe in alcun modo perché la gioia di essere qua, esser presentati da Pippo Baudo che è un’istituzione Sanremese, che ha creato e nutrito Sanremo per anni, io torno a Foligno felice.
Cosa significa per te il Festival di Sanremo?
Sanremo, nella mia famiglia è stato sempre visto, non andavo a scuola l’indomani per seguire il Dopo Festival, che dire, l’importante è esserci.
Stai lavorando ad un album?
Un l’album che uscirà a breve, è stato posticipato per questo ripescaggio, è un album in più lingue, con dei brani in spagnolo, in inglese, in italiano. Un progetto internazionale, come produttore Michele Centonze, con il quale collaboro da anni, che è a capo di questo progetto.
E ci sarà qualche collaborazione?
C’è un duetto. Non si può svelare.
Ringraziamo Esedigital per l’ospitalità.