Enrico Nigiotti a Sanremo 2020: "Baciami adesso è un dialogo con me stesso", ecco cosa ci ha dichiarato il cantautore toscano in merito alla partecipazione al Festival della Canzone Italiana.
Abbiamo incontrato Enrico Nigiotti, che ci ha raccontato quale look indosserà per la gara del Festival di Sanremo. Inoltre ci ha portato nelle “stanze” del suo nuovo disco in uscita.
Il 14 febbraio esce “NIGIO” (Sony Music Italy) contiene il singolo in gara al 70° Festival di Sanremo “BACIAMI ADESSO” e il brano inedito “L’Ora Dei Tramonti” impreziosito da alcuni versi scritti dal cantautore toscano e recitati da GIORGIO PANARIELLO.
Ci ritroviamo al Festival di Sanremo, come ti senti?
Bene, è cominciato il grande circo, stiamo ballando un po’ tutti, sono contento. Canto mercoledì sera, l’attesa mi snerva.
Le prove come sono andate?
Tutto bene
Da dove guardi il Festival?
Non lo guardo, nemmeno lo scorso anno, spegnevo la tv . Alla fine vado lì faccio la mia canzone e basta, non mi interessa altro. Anche le canzoni degli altri le ho conosciute dopo il Festival, e così sarà anche quest’anno.
Com’è nato il tuo brano BaciamI Adesso?
è nato questa estate, di impeto è come se fosse un autoriflessione, un dialogo con me stesso. Però è una canzone d’amore, per accorgersi di volere vicino una persona che tieni lontano.
Cosa dobbiamo aspettarci dalla tua esibizione?
Verità! E anche un bell’assolo di chitarra.
E il look?
Look sono sempre elegante ma con un tocco rock. Mi suggerivano Glam Rock ma non so cosa voglia dire (ride). Dovrei essere carino (ride).
Parlaci del tuo album …
L’album esce il 14 febbraio e ogni canzone è come se fosse una stanza di questa casa che è l’album. Baciami adesso è l’unica canzone d’amore del disco.Voglio portare una cosa diversa rispetto all’anno scorso, volevo essere più intimo meno nostalgico, più semplice. L’album contiene 8 storie, ogni storia ha un personaggio. Una è Vito parla di un barbone, un’altra è stile bohémien che parla di un uomo al bar che ripensa a delle cose. Ho avuto la fortuna di avere la partecipazione straordinaria di Panariello che recita un monologo che gli ho scritto. è un disco molto particolare, molto suonato, tanta chitarra e molte parole.