Abbiamo incontrato Bugo, in gara con Morgan al Festival di Sanremo 2020. Ci ha raccontato del suo album e della cover "una canzone per te" di Sergio Endrigo.
SINCERO di Bugo e Morgan è un brano che fa il punto sulla propria vita, come fare un bilancio, passando attraverso delle tenere ed ingenue aspettative, fino all’impatto con la dura realtà. È lo scontro tra sogno e realtà. Parte da un elenco di azioni, responsabilità, obblighi e doveri quotidiani, per poi crollare di fronte ai propri limiti umani. E’ l’ammissione di come la vita non sia andata esattamente come avremmo voluto, ma di come ci siamo “adattati” a viverla.
Com’è nata la canzone Sincero?
La canzone è nata durante la lavorazione del mio album, che uscirà tra un paio di giorni. La canzone è pronta già da prima, ad aprile-maggio era già finita. Secondo me Morgan era perfetto, per completarla. Lo conosco da tanti anni, l’ho chiamato e gliel’ho fatto sentire. Dopo averla realizzata lo abbiamo proposto a Sanremo a settembre eravamo già all’attacco.
Chi ha avuto l’idea di proporlo a Sanremo?
Il pezzo era forte e l’abbiamo mandata. Fin da subito Amadeus era interessato.
L’album Christian Bugatti esce venerdì 7, cosa puoi anticiparci?
Posso dirti che è un disco di cui sono molto contento, perché è uno dei miei più belli, ci tengo. Essendo il mio primo Sanremo, il disco per me è come se fosse una carta d’identità. Io non sono famoso.
Come vivi l’atmosfera sanremese?
Alla grande! La sto vivendo con grande rilassatezza nonostante i tanti impegni. Sono loquace e sto perdendo la voce (ride), ieri sera ero stremato ma fa parte della guerra sanremese. Ho voglia di far bene, siamo qua per sfondare e far vedere che siamo sul pezzo.
Nella serata delle cover farete “canzone per te” di Endrigo, cosa puoi anticiparci della performance?
La canzone l’ha scelta Morgan, ho affidato la decisione a lui ma ero tranquillo perché conosco i suoi gusti. Non me l’aspettavo però, non mi aspettavo questa canzone, mi ha sorpreso. Io mi auguro di sorprendere quelli che sono scettici nei nostri confronti perché con Marco veniamo considerati due personaggi particolari, che va bene, ma siamo anche molto seri. Marco quando fa Tenco, Bindi è bravissimo. Mi piacerebbe che venisse fuori oltre all’aspetto divertente di Sincero, anche un aspetto più profondo. La canzone di Endrigo è profonda.
Il tuo ricordo da telespettatore del Festival?
Nell’82 ho visto Vasco, avevo 9 anni e me lo ricordoo perché era l’estate dei mondiali in SPagna e del disco dei Duran Duran. Per me è stato un anno molto forte quello lì e Sanremo lo guardavamo distrattamente, ma Vasco me lo ricordo. è stato il grado zero del Sanremo mondiale.