Videointervista ad Aka7even in gara al 72esimo Festival di Sanremo. L'artista ha raccontato il cambiamento che sta vivendo e cosa significa per lui "Perfetta così".
Aka7even è in gara per la prima volta al Festival di Sanremo con “Perfetta Così” una power ballad dalle tonalità rock. La canzone è stata scritta di getto durante una giornata in studio a partire da un giro di chitarra. Sul palco l’artista si sente a suo agio e lo occupa al meglio rendendo la sua performance una delle migliori di quest’anno anche a livello vocale. Abbiamo incontrato l’artista poche ore dopo la sua esibizione sul palco dell’Ariston. Ecco cosa ha raccontato Aka7even nella nostra intervista.
Ciao Aka7even! Complimenti per la tua esibizione di ieri sera e per il brano che mette in risalto le tue dote vocali. Un brano impegnativo anche nell’esecuzione, puoi spiegarci la scelta di questa struttura del brano sia per quanto riguarda il testo sia per quanto riguarda il sound?
Il pezzo racconta di me del passato invece di ciò che sono oggi ed è come se avessi dato dei consigli a me stesso, però conversando con una donna sotto la figura di mia madre. Quindi è come se avessi pensato a mia madre che da dei consigli a me stesso. Come ho sempre fatto nei miei brani ho sempre cercato di calcare dei sound che rispecchino quelli esteri, quelli americani, quelli world music. Di impatto il sound è quello e ho voluto amalgamare suoni elettronici a quelli nostri attuali italiani. Cerco sempre di fare testi quanto più semplici e diretti possibili per cercare di arrivare a più persone possibili. Penso che se c’è un messaggio importante in un brano bisogna andare diretti altrimenti non si arriva al succo e al significato del pezzo..
La copertina di “Perfetta così” è molto particolare… Raccontaci qualcosa di più a riguardo…
La copertina rispecchia l’immagine di me del passato e di oggi che a livello estetico non è cambiata, è sempre stata la stessa, ma prima era grigia. Infatti c’è una parte della copertina rotta che è grigia e il resto è colorato. Quindi c’è la parte grigia che è il me del passato che si è trovato in difficoltà e non si amava, con il resto che è piena di luce. Come si può notare dall’estetica non è cambiato nulla, sono sempre stato io ma ora è come se sentissi dentro una luce diversa.