Pierdavide Carone a Non è L'Arena: "Non ho mai ricevuto l'sms di Baglioni" - Video dell'intervista che il cantante ha rilasciato nel programma di Massimo Giletti su La7 dopo aver eseguito per la prima volta il brano "Caramelle" dal vivo in televisione dopo l'esclusione dalla sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo.
Domenica 13 gennaio 2019 Pierdavide Carone e i Dear Jack sono stati ospiti del programma Non è l’Arena di Massimo Giletti in prima serata su La7. “No a censure, vi aspetto domenica a #nonelarena @DearJackOf @Carone_Official #giustiziapercaronedearjack”, questo l’invito del padrone di casa agli artisti in seguito alla conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo 2019 in cui si è parlato della loro esclusione dalla kermesse canora di mamma Rai con il brano “Caramelle” (testo e audio di “Caramelle”).
“Ho cercato di spiegare a Pierdavide Carone, ma il messaggio è caduto nel vuoto, forse era un numero vecchio. Non c’è alcuna intenzione di censura. L’anno scorso aveva presentato un pezzo buono che era arrivato in prossimità delle 20 canzoni che avevamo scelto”, ha detto il direttore artistico Claudio Baglioni in merito alla polemica nata nei giorni scorsi.
La replica di Carone è arrivata attraverso Non è l’Arena: “L’sms non mi è arrivato. Non ho cambiato numero. L’ultima volta ci siamo sentiti a giugno, quando ho scritto Caramelle. L’impulso di voler condividere questa canzone con lui, visto che sapevo sarebbe stato il direttore artistico anche di questa edizione del Festival, mi ha portato a mandargli un sms al quale lui ha risposto: ?Ok, va bene, mandamela’. Nello stesso periodo stavo lavorando con i Dear Jack su un altro brano e, parlando con il mio manager Claudio Ferrante, ci è venuta l’idea del duetto in Caramelle, per far diventare ancora più forte il messaggio insieme a loro” (ecco il video dell’intervista).
La polemica
“Abbiamo avvertito davvero una censura, anche da parte dalla Rai. Avremmo dovuto presentare Caramelle in altri programmi. Forse non era adatta per certi orari? Per un certo tipo di pubblico? A riprova che la pedofilia è ancora un tabù”, ha dichiarato Lorenzo Cantarini, leader della band, in merito all’esclusione, attraverso un’intervista al Corriere della Sera.
“Sono molto deluso, in primis da Claudio Baglioni. Con il direttore artistico di Sanremo c’era un rapporto di stima, abbiamo anche duettato insieme. È un cantautore e mi sarei aspettato più empatia visto il tema del brano. È più facile dire di sì a un argomento scottante quando c’è il patrocinio di un gigante della musica (com’è accaduto per Nanì con Lucio Dalla, ndr). Se avessi portato Caramelle con una star della musica, l’avrebbero presa. So che era piaciuta, dunque il problema era in chi la presentava: è grave e anche un po’ razzista“, ha detto invece Carone (ecco tutti gli esclusi da Sanremo 2019).