E' già un cult la tutina sfoggiata da Achille Lauro durante la prima serata del Festival di Sanremo. Lo stylist su Twitter annuncia "non avete ancora visto nulla".
“Purchè se ne parli” direbbe qualcuno. Forse è proprio questa la filosofia seguita da Achille Lauro, considerando che la canzone in sé ha deluso le aspettative di molti. La sua performance di ieri sera rimarrà veramente negli annali della storia del Festival di Sanremo. Era salito sul palco con un lungo mantello nero ed oro ma poco dopo aver iniziato a cantare se lo è tolto di dosso e sotto vi era una tutina glitterata quasi trasparente.
Gambe scoperte dal ginocchio in giù, Achille Lauro ha davvero sorpreso tutti. Eppure ci aveva avvisati, a qualche ora dall’esibizione infatti aveva scritto una mail destinata all’ambiente giornalistico dove diceva: “E’ dalla musica che nasce la mia concezione dell’arte [..] Voglio mettere a disposizione di quel palco la mia idea di performance artistica. Il futuro mi vedrà sempre più impegnato in varie forme di arte, senza mai allontanarmi dalla mia prima musa inspiratrice, la musica” e poi ancora “a Sanremo voglio portare quattro storie, quattro forme di omaggio, che rappresentino al meglio ciò che accade durante i miei live. Ho deciso di osare, di azzardare, qualcuno potrà dire che sono pazzo: sono disposto a correre il rischio, certo che chi non comprenderà avrà comunque il mio rispetto. Per tutto il resto… “Me ne frego”.
Indice
Quanto costa la tutina di Achille Lauro?
Ispirato ad un quadro di Giotto che ritrae San Francesco che si spoglia dei propri abiti e di ogni bene materiale a favore della povertà e della solidarietà, anche Achille Lauro lascia cadere a terra il mantello per rivelare una tuta color nude ricoperta di glitter bianchi. La famigerata tutina è firmata Gucci e pare che costi circa 6.000 euro, altro che San Francesco. La cifra da capogiro non ha fatto altro che aumentare le polemiche che già circolavano intorno all’esibizione del cantante romano.
Chi è Achille Lauro
Lauro de Marinis nasce l’11 luglio 1990 a Verona ma cresce a Roma. All’età di 14 anni sceglie di andare a vivere con il fratello maggiore, da cui eredita la passione per la musica. Sempre grazie a lui si addentra nel mondo del rap underground e in quello del punk rock. Come da lui stesso dichiarato, Lauro è riuscito a mantenere i rapporti con sua madre, attuale amministratrice dell’agenzia di Lauro (la No Face Agency), mentre ha chiuso totalmente i contatti con il padre. Nel gennaio 2019 ha pubblicato la sua autobiografia “Sono io Amleto” edita da Rizzoli. Attualmente ha pubblicato 5 album in studio, l’ultimo dei quali “1969” ha venduto più di 25.000 copie.